LO SPETTACOLO DELLA ROCCIA D'ORO IN EQUILIBRIO GRAZIE AL CAPELLO DI BUDDHA

Un lucente spettacolo in Birmania

Un percorso sacro, una salita ripida e impegnativa, ma dopo tanta fatica ecco che arriva la luce

In fondo al cammino ecco intravedersi lo spettacolo della roccia d’oro su cui è posta la Pagoda Kyaiktiyo, uno dei tre monumenti sacri facenti parte del percorso di pellegrinaggio buddista in Birmania.
La particolarità di questa opera? Risiede sicuramente nella sua collocazione. La roccia d’oro Sacra sulla quale è posta la Pagoda Kyaiktiyo infatti, è un enorme masso di granito in equilibrio da più di 2500 anni su un dirupo in cima al monte Kyaikto. Si narra che l’equilibrio della roccia dipenda da un capello di Buddha, senza il quale essa sarebbe già scivolata giù dal dirupo. La roccia sacra, conosciuta anche come “roccia d’oro”, è infatti completamente ricoperta di foglie d’oro che i fedeli dopo il pellegrinaggio solevano attaccare sulla superficie in segno di rispetto verso il luogo sacro, ma anche per acquistare merito e purificare l’anima. Ad oggi la roccia è completamente dorata e raggiunge il suo massimo splendore al calar del sole, dove la luce riflette su di essa donandole una lucentezza mai vista prima.

La Pagoda Kyaiktiyo è un piccolo Stupa (così viene chiamato il monumento spirituale Buddista) alto poco più di sette metri e collocato nello stato Mon in Birmania.

La Stupa rappresenta la mente illuminata del Buddha. Il suo aspetto raffigura i cinque elementi peculiari della religione. La base quadrata la terra, la cupola rotonda l’acqua, la forma di cono il fuoco, il baldacchino l’aria e il volume della stupa infine rappresenta lo spazio. Generalmente queste costruzioni sono ideate per permettere la conservazione delle reliquie di importanti maestri nella religione buddista.

Principale attrazione turistica, è oggetto di stupore da parte di turisti e pellegrini, che rimangono affascianti dalla legenda del capello di Buddha che regge il masso ma soprattutto dai riflessi dorati che, al calar del sole, la roccia d’oro emana.