Oro: qual è il suo significato? Di interpretazioni ce ne sono tantissime e sono per lo più riconducibili alla sua preziosità, intesa come nobiltà interiore e altre molteplici virtù, diverse per continente, cultura o epoche. Oggi vogliamo parlarvi dell’oro come sinonimo di spiritualità e illuminazione, disegnando una delle immagini più nobili di questo metallo, almeno secondo noi di Giusto Manetti Battiloro.
La nostra foglia d’oro è stata utilizzata per ricoprire l’intera superficie di “Drigung Kagyu Rinchen Khorchen Khorwe Go Gek”, un monumento sacro del Vietnam, situato precisamente nello spazio culturale spirituale buddista Vajira Thua, nel cuore di uno dei luoghi più attesi da turisti e pellegrini: Samten Hills Dalat.
In questo caso specifico, è stata utilizzata la foglia oro 23,75K, di un colore giallo brillante– perfetto per essere avvistato da lontano – e inossidabile, rappresentando la soluzione ottimale per una doratura da esterno che non necessita di protezioni: eccellenza e performance sono due concetti inseparabili che in Giusto Manetti Battiloro applichiamo attraverso lo studio meticoloso di ogni particolare, eventualità e utilizzo.
Lo dicevamo poco fa: per alcune culture, o meglio religioni, l’oro è “utilizzato” come importante simbolo spirituale e se prendiamo il Buddismo come specifico esempio, impareremo che l’oro è un simbolo di illuminazione, ancor meglio se viene “fatto girare”.
Nella cultura buddista, girare la ruota della preghiera equivale a recitarne una (la preghiera viene affidata al vento e si disperde per il mondo). La naturale conseguenza è la combinazione di questi elementi, l’oro da una parte e la ruota dall’altra, come potentissima leva spirituale.
In questo particolare progetto, anche le dimensioni sono un aspetto significativo: con un diametro di 16,53 metri e un’altezza di 37,22 m, Drigung Kagyu Rinchen Khorchen Khorwe Go Gekota è la ruota della preghiera più grande al mondo secondo il Guiness World Record conquistato nel 2022.
Impegnandoci successivamente (ma non poi così tanto) in un paio di calcoli approssimativi, scopriremo che la nostra foglia d’oro è stata applicata su una superficie di più o meno 2.400 m2 – la doratura ha richiesto un anno e mezzo di lavoro – segnando forse non un record per l’azienda, ma sicuramente uno dei progetti più imponenti mai realizzati, confermando il suo know-how nell’applicazione di foglia d’oro per progetti internazionali.
Ma quello dell’imponenza non è un criterio sufficiente a sancire il prestigio di un progetto, o quanto meno non è l’unico. In Giusto Manetti Battiloro portiamo avanti l’idea che l’oro sia prima di tutto un vettore di significati: sia sinonimo di sfarzo, grazie al quale una piazza, un’insegna o un monumento diventano punti di attrazione e ritrovo delle persone, di preziosità che esalta il valore di qualsiasi figura scolpita, o ancora di brillantezza che diventa un sinonimo di luce interiore.
Sia infine sinonimo di tutte queste cose messe insieme, come lo è per la ruota della preghiera più grande al mondo, che brilla da lontano raccogliendo a sé luce e tantissime persone.