All’inizio degli Anni Duemila a Fabrizio, Lapo e Francesca succedono Bernardo, Lorenzo, Jacopo, Niccolò, Bonaccorso e Angelica. La nuova generazione Manetti investe da subito sul futuro dell’azienda: crescono i collaboratori, si aprono le sedi di Via Panciatichi e Via Petrocchi. Nel 2013 la svolta: la costruzione di un nuovo quartier generale di 8000 metri quadrati a Campi Bisenzio, nella Città Metropolitana di Firenze.
Nel 2015 Giusto Manetti Battiloro partecipa come ospite all’Expo di Milano “Nutrire il pianeta – Energia per la vita” e in quell’occasione presenta anche la sua linea di oro alimentare Gold Chef, che insieme all’oro cosmetico Beauty Gold, arricchisce di nuove, sorprendenti declinazioni la sua offerta di prodotti esclusivi.
L’azienda, guidata da un management giovane e preparato, diventa un gruppo internazionale, con stabilimenti anche all’estero (Manetti East, Manetti Iberica e Manetti Russia) dedicati al settore della stampa a caldo. Il fatturato cresce di pari passo, attestandosi a 27 milioni di euro.
Crescita e futuro restano comunque saldamente ancorati alla straordinaria tradizione di successo della famiglia: nel 2002, esattamente a 400 anni di distanza dalla celebre impresa di Maestro Matteo, l’azienda cura e finanzia un nuovo restauro della palla d’oro della Cupola di Brunelleschi, su cui nessun altro era dovuto intervenire dal 1602, anno di inizio di una storia secolare ancora piena di futuro.